“The Squawman”

La graziosa e vivace

| protagonista di « The Squawman», il film che’ la. Metro Gobdwyn Mayer sta. girando a Castle Hot Springs, nell’Arizona, è nata il 18 giugno 1909 ‘a San

. Louis Potosi, incante- vole città del Messico. La. madre, Josephine Velez, ‘era cantante livi- ca,. il. padre, colonnello nell'esercito messicano. Villa- lobos è il nome di famiglia di Lupe. |. i :

. Il suo più grande piacer. da bambina, quando seguiva: la madre, era quello di stare a guardare le attrici. mentre in- dossavano' î costumi’ di scena e

tazioni, : Tornata 4 casa, poi, il suo svago preferito. era “quello di camuffarsi, nelle vesti mater- , ne e scimmiottare le attrici: che ‘aveva visto durante il giorno. Lupe fece i suoi studi a « No- | Stra Signora: del Convento . del Lago », un istituto di S, Anto nio, nel Texas. La sua. fissazio» ne costante però ara il palcosca» nico. Per la prima volta, final. mente; a Î5 anni, le fu dato di. interpretare una parte in una commedia musicale a Città del Messico. Scialtasi la compagnia mr era una compagnia provviso- ria Lupe Velex vestò sola: suo padre ora. stato. ucciso in una delle tante rivoluzioni del Messico, ad ella si troud'a dover > sopportare sola il peso della fa- miglia, composta della madre, di due so- relle e di un fratello minore, |’ i

Il’ suo spirito ardito e la sua grazia, Però, non tardarono a farla notare fra i suoi molti amici. tra i quali si. contavano due americani, che sla presentarono a' Ri- chard: Bennett, vrebbe presa in’ considerazione. per .un nuovo lavoro, «Tha Dove», che si stava

| (Preparatdo a. Los Angeles:

Quando Lupe Velea venne a Hollywood, fu soltanto per essave provata, poiché la: sua giovinezza e la sua inesperienza nori davano sufficiente affidamento per asse

. gnarle ‘una parte,

Ma il successo. immediato accompagnò la sua comparsa nel mondo dello schermo,

Hal. Roach le offerse la- sua prima. sorit= dra, o ù

Quando Douglas Fairbanks la vide sul-

schermo, le ‘assegnò senza asitazione la parte principale nel film « The gaucho »; é. questo fu il più efficace è convincente collaudo delle capacità artistiche di Lupe

'Velca. A questo primo trionfo altri ne guirono ininterrotti con « Stand asd De- liver n, « Masquerade n; & Tha Wolf Song», * « Tiger Rose», « East of. Suez n, acc. che misero ogni volta in luce maggiore la'fine intarpretazione della piccola messicuna,:

Attualmente, come si. è detto, Lupa:

Velex sta intarpretando: «The Squaumanr,

i nuovo film parlato diretto da Cecil -B. + filin cui prendono parte attori di

de: Mule, i : non dubbia fama e di luminoso passato. :. Pra questi, J.. Farrel Macdonald ‘è'Vig- tor. Potel rappresentano l'avanguardia” del:

movimento, Ji primo ricevette il «SUO. hate

tesimo! dello. schermo: can. Griffith ‘a Mary Pichford ai. vecchi « Biograph

« Snakeville Slim + nelle commedie “di: Es

sanay; girate nel 19100 a Chicago; “città .

“che era, in quei ‘tempi, un importante...

centro cinematografico.‘ de De « Poi vi -trovigmo «Warner Baxter, già ce- ‘lebre alla vigilia: del’ parlato, Egli inter» preta, in a The Squawmann, la parte di Jim, Carston,. il: protagonista: del lavoro. Eleanor. Boardman ‘è ‘un ‘esempio delle: attrici. fortunate, ‘di quelle ‘che videro Schiudersi. | l'accesso all'olimpo cinamato- grafico attraverso concorsi di bellezza, Di. ventò poi una celebrità come « Eastman Kodak Girl». Nel film. attuale è la più graziosa « Lady Diana » dopo la dea cac- ciatrice. di pagana memonia, © ©. la Paul Cavanagh. e. Roland Young appar: tengono alla schiera degli ‘attori di teatro che si diedero allo schermo quando questi divenne parlato, Lovd Henry e Sir John, i due salienti personaggi di « The Squatman » non po- + tevano quer miglicre interpretazione, | Mitchell Lewis s Harry Northrun, altri.

fin:

durante le loro diverse interpre-

il quale promise: che lar

Studios n e? nel 1908, mantre il secondo’ fu il fanioso

personaggi di primo’ piano

si. sentono in que» sl'occasione ringiovaniti di oltre vent'anni. Essi ine - terpretarono. già il‘ lavoro, quan do « The Squawman » venne prasenta» tato nel 1905, lack’s Theatre di New York,

Salarî di bimbi

Certamente, se i bimbi dello schermo non &uadagnano quanto i divi « ‘grandi n, i lo- ro salari sono tali che pochi alti impiegati possono sognarne di uguali,

Jackie Coogan, per fsempio, guadagna 25.000 dollari, circa miezzo milione di lire, her ogni film. Se, però, la confezione dal fim dura più del tempo stabilito, agli deve ricevere un salario, per il tempo in più, di 7.500 dollari alla settimana, circa centociti» quanta niila lire,“ *

Mitzi Grean, invece, guadagna assai di meno, ina sempre tanto da doversi dichia» rare soddisfatta: Goo dollari settimanali, 0 circa dodicimila lire,

Simpatia logica . Alla prima visione di « Strangers May Kiss 4 Hollywood, si è visto Wallace Buary salutare con molto trasporto un cer- to signor Herbei Somborn. La cosa è chia» ra: tutti e dus sono ex 'ma- riti di Gloria Swanson, Peccato ‘che non: fos- se presente anche il signor de la Palaise!

sul palcoscenico del Wal

Ritorna.

no al film

Doris Kenyon, Lois Wilson, Dolores Costello e Louisa Brooks ritornano al lo scherno,

Doris; con tre filma: « Voi sd (CRA « Aristocrasia della malavita u a « Alexano der Hamilton »,

“Lois Wilson farà la sua ricomparsa nella vesti di una madre. di cinque figli nel filan « Sdad n, si * Dolores Costello è pronta per tifrendere il lavora in una produzione cha si chiamerà « La Sonnta Palstica », 1

Louisa Brooks ha, invice, solamente una

piccola parte in «Il dono che Dio ha: fatto alla donna», i

Le bambole di Jona

Fra lo curiosità di Hollye wood una delle più note la ‘collozione di bambola di Joan Gramford, Con sta di altra

‘da Yi

“polo della Costa del Pacifico. Anche

alla è si dica che qualche volta per (ee parli dallo mani di padroni brutali ab ; fomperato, # caro presso, dei cavalli Vis

“hacia odio £

Leneri

ectio

duemila esemplari, maschi e femmina, del più svariati tipi e mzionalità, dalle bambo- le csquimesi alle negre, dalle oleganti darti»; ne in erinaline al pià curion rappresentanti del fothlore dei varl paesi. L'artista vanta. di pastedara un esemplare per ciascun tipo conosciuto nei paesi più noti. Fra le rarità trovansi anche alcune bambale di camniba» li, portata dal divettora Van Dyhe dall dr. frica Cantrale, i i collertone, cha occupa un Bpposito padiglione nella villa. di foan Cramford,. o bit il passatempo preferito dell are, tista,

La vita privata di ‘Will Roger .

Will Roger è uno degli artisti più popo» lari di Hollywood ed è conosetutiziono in tutta l'America, .

Ma si è niolto noto come artista; lo 8 po. co nella vita privata. Roger è l'ideale di padri di famiglia, per csompio, E' un wé* mo che non si vergogna di giocare can i propri bambini come su fossa un lara c0% faneo a di camminare magari con le ma per terra Fid far loro da cavalluccio, ..

Fa condurre di suoi figli una vita spore Uva: niente ping-pong 0 croquet, ma ti fa cavalcare, i |

Rager ha-una vera passione per i cavi ed infatti ha co bene insegnato l'equi rione ai suoi figli che essi s0n6 naione mente conosetuti come cri gote

IL figlio più grande, che ha quan . dna È da si det migliori giocatori di

Aglia od dd più piccolo, Jimmy, sono bra fiocatori PA è frequentemente. gioca in famiglia in un vastissimo campo nel | ranch di Sunta Monica, n.

Roger non può vedere mialtrattare le bi

lrattara per la via. di; LO particolarità è hag 4 sarta e non cambierebbe Ma di abito. E un uomo quindi assai difficl vottire, Un auviso per le donna ché V geero. shogliarlo! | 5. Ragerà noto anche come scrittore di ar do più umoristiche: Si leggi o i froquerta Il suo nome su Viu Lal : i ; Egli hu ora ultimato un film, «A C d Vankno », con Maureen 0' Sulli

Una ra

si)

Ii alter

DI CHI STINNAMORANO I COMICI

C'è un tipo di donna, nel cinema, che, caso singo- lare, raccoglia più simpatie femminili che maschili. La

| apparente contraddizione si spiega osservando coma, în genere, comportano sullo schermo certi personaggi

incarnati da queste attrici: oh non sono delle creature -

fatali, nemmeno degli angeli, nemmeno dei demoni e neanche delle ingenue e neppure delle austere dame: ciò che sono è difficile dire, ma immaginate che sieno delle signorine coma se w'incontrano tutti i giorni: delle ragazze che hanno un paio d’occhi assassini, delle gambe affusolate, un vitino alastico come un giunco, e che sidno bizzarre coma caprette, sornione come galline, inafferrabili come farfalle, a poi di» spettose, capricciose, viziate, e tuttavia amabili, di quel genere pericolosissimo dell'amabilità che fa per dera la tosta anche ad un santo che non abbia al- meno vent'anni di macerazione nella Tebaide, luogo di cura, come sapete, ‘per quelli che non vogliono cadere ‘in. tentazione.

Dopo questa sominario 6 generico profilo noi com- prendiamo maglio perché certi altri personaggi deb» bano, all'inizio del film, innamorarsi di una persone cina del gonaro che, per millecinquecento matri pel- licola, gliene farà passavo di cotte e di crude,

Ma se non succedessero corti spiacevoli incidenti, a incominciare da un incontro che il destino potrabbe avitare, conta ci divertiremmo? Se Charlie Chaplin, se Buster Keaton, se Harolà Lloyd ottenessero quello che vogliono dopo le prima scene del film dove an- dremmo a finire?

A'casa, direta voi. Naturalmente. Ma protestare» mo, ma coraremmo al botteghino parchéd ci restitui» scano il denaro. Allora è nacassario far. disperare V'a- rog almeno per un'ora o masso, a voi sapete che l'ora a messo dello schermo corrisponda a settimane, mesi, anni dal nostro calendario. E più l'aroe soffre di mal d'umore più noi ci divertiamo: è più la fan» ciulla dei suoi sogni la fa soffrire, più noi ridiama. Siamo crudeli? No: sa lo fossimo sarammo crudeli con butti noi stessi: quando ridiamo, ridiamo in fondo di noi stessi, di nol che almano tina volta nella. vita perdiamo la testa, almeno una volta seluoliamo é facciamo un ruzzolone nel momento più bella, almeno una volta abbiamo creduto di abbracciara una bella figliola & invece abbiamo abbracciata l'aria. Cose che succedono: il merito sta nel non prendersela tanto sul sario 4 di ricominciare a correra anche dopo‘ una caduta che ci ha sbucciato il naso.

Ed acco spiegato perchè « quelle che fanno dispe- rara i comici» piacciono più alle donne che agli uo- mini: la spettatrici approvano, difono in. cuor loro che fanno benissimo ad assera così civetta, così ‘cru dell, così poco... afferrabili. L'istinto femmineo che dendo a ridurre un uomo un vile schiavo trova in que» ‘sti personaggi la ‘più evidente e dimostrativa incar- mazione. Volete di più? i

wa

Far l'attrice comica non è facile, anzi è il ruolo, per dirla con parola di gargo, più difficile: alle na- turali doti richieste ad ogni attrice si deve aggiun- gere quella assai rara a indefinibile che si chiama brio. Cos'è il. brio? e È

sfido chiunque a racchiudere in una definizione que-

sto ‘scintillio di tutta la persona, questa luce volubile.

che scorre e sprizza da tutto l'essere, dagli occhi, dalla bocca, dalle mani, che ad un movimento qualsiasi il balenio di un'arma forbita, e il fremito delle ali... Si può dive quello che si vuole, a . Diira scuola quella delle attrici brillanti, anche se soccorre una spontanea attitudine perché, non dimen» tichiamolo, se dal sublime al ridicolo non c'è cha un passo, da comico al... pietoso corre appena un capello, La preoccupazione di ogni attore comico per tro- vare una degna compagna è quindi spiegabile, ed è spiegabilissimo l'alto costo che rappresentano queste attrici per gli editori dei film. aaa Prime e colebri compagne di Charlot furono due

attrici: Mabel Normand e Marie Drassler. La prima.

incarnava ‘assai bene il tipo di donna fatale di... ter- #'ordine che. faceva' perdere il sonno ‘è l'appetito. al povero signore in tubino, Essa è morta l'annò scorso sd anche nel testamento ha voluto far disperare qual- cuno: suo ‘marito, il fatale Lew Cody al quale, dei suoi milioni, non ha lasciato che... un'dollavol . ©.

La seconda, Marie Dvessler, è una delle migliori ca- lele. vista in.

famo.

tatteristo del’ cinema americano (1° ‘Anna Christie nella. veste di 1

' ! 2 È % È

ù Virginia Cherrill, ta bella compagna di Cheflle Chaplin In “La Laci della. città”,

4

ma prima della guerra, quando Chaplin debuttava,

< ass4 interpretava con una verve indiavolata le parti di moglie o di fidanzata terribila sempre all'inseguimento

franetico.del povero Charlot. Passando in altro campo; ecco il prototipo. vivente della flupper americana, Alice White, quella biondina smilza dagli occhioni co-

- 8h... innocenti, e della quale s'innamorano perduta>

mente certi giovanottoni che, se voleBero, potrabbera portarla via nel taschino della giacca. Ecco Josephiné

. Dunn; grande amora di un operatore cinematografico ‘che, senza saperlo e-con l'aiuto di und scimmia, pira

impavido una spaventosa battaglia nel quartiere ci- mese: vi' ricordate chi è? L'impassibile Buster. Ma chi ignora, ormai, quale tenero, sensibile, infiammabi- lissimo cuore ‘si cala Ed #c00-la deliziosa Barbara. Kent, più dolce, più buona nei suoi personaggi, ma, non per. questo meno

pericolosa. E, tornando alle ultime damine scelte da ‘Ubriacona ) "| Chaplin per... soffrire, ecco Virginia Chervill; quando

quella faccia pietrificata?

riacquista la luce degli occhi, essa cessa di diventare quell'angioletto che’ era cieca: nell'ultima. scena,

“soppressa nell'edizione italiana, essa scoppia a ridere di fronte a quello stracciona che osa confessarle il suo

amore, Quosta si ché è crudeltà! E quando ci si mette.

“una madonnina bionda, credetemi, ci riesco assai be-

ne. Georgia Hale, quella della Febbré dell'Oro, si de- cide «a voler bene a Charlot quando il poverino è di- ventato.., milionario. Volete più bontà di questa? Sa- reste degli ingrati. Ultima venuta, ma non per questo

“meno pericolosa, è Pola IUery, quella di Sotto i tetti di - Parigi; Alberto rischia la pelle per lei e lei, natural

mente, s'innamora di quell'altro, Donne! Donne! Mo- rale (per i lettori soltanto): se una donnina. seducente ti fa disperara troppo cerca di starné distante il più che sia ‘possibile: cambia aria, vai.in America, var in Australia, vai gl Polo, vai. all'inferno, «se necessario, Altrimenti finisci in... un film comico, * i

ww

o)

ema IMustrazione:

—_ Alcuni mesi dopo . ebbi la spiegazione dello strano Guvenimento di quella sera, Il'carattere di Bergman è quanto di più originale si possa inrmaginare: per diciannove anni visse com- Pletamente appartato dal. mondo, con sua moglie, Augusta Lindbere. Non voleva ve- dere. nessuno, gli bastavano la compagnia della moglie e la sua arte, Non era mai stato al cinema e non fu atiralto verso di me per la mia qualità di attore, ina per una forsa estranea e superiore,

Fu la signora Bergman che ma narrò lo strano perché di quell'incontro,

a Eravmno appena tornati a Stoccolma dall'Italia, dove avevamo vissuto per qual- che tempo quando, una notte, ‘nio ntarito sognò una certa strada. dove era uno risto- rante nel quale duveva incontrare un uomo di cul ignorava nome e professione, ma la cui fisionomia gli era rimasta tinpressa in nente. Der quanto poca superstizioso, quane do vide il'-ristorante sugnato; vi ci si rucò £, all'entrare, vi trovò ad un tapolo ricono» scendo in voi l’uomo dello stesso sogno, »

Fu quella la mia fortuna, poiché nacque tra noi una ‘profonda e nobile amicizia, se- conduta dalla sposa dello scrittore. lo fui U primo ad essere auimesso nell'intimità di quella casa in cui nessuno entrava, ,

IL figlio di Augusta, Lorentz, aueva inau- purato nn teatro nel Gutemberg, identico a quello di Stanislawsky e, prima di re: carmi « Mosca, andai a lavorare in quel teatro, ° i

Il teatro di Gutemberg era mollo distinto, Vi. tuvoravano i più grani artisti della Svezia è ui si rappresentavano le migliori opere. Si rappresentavano Molière, Strind- barg, Shakaspeure, e tutti gli attori si con- sideruvano perfettamente eguali, senza pe- losie invidia. Ero mollo felice per il la voro 8 perla vita che conducevo in leatro e fuori...

Ed ora vi narverò dell'isola!

Soggiorno in Russia

Non. possa ricordarmela senza che nel mia cnore non si sollevi un tumulto di emozioni. Sono felice di riuivere quai giorni e rim» piango che siano’ Scomparsi per sempre.

Augusta e Lorenta Lindberg, la famiglia Bergman cd io ci decidemmo 4 far acquisto di un'isola usi pressi. di Gutemberg, Nes suno poteva sbarcarvi senza wu invito par: ticolare: vi erano tre casette in lutto, con ogni comodità, escluso telefono, luce elel- trica è specchi, Gli uomini non si radevano e le donne non s'imbellettavano; non vi erano liquori e non si, fumava. Solamente ci qdilettavamo «della nostra. conversazione bmocarte, forse. poco profonda 4 poco spi gliata, ma ché ci lasciava. dgualmente sod» disfatti,

Oh. sacre natti a giorni felici ‘di santa è pura amicizial' Nulla turbava la serena bel- lezza dell'isola: vivevamo i nostri sogni di artei da noi vanivario grandi artisti, grandi pensatori, uomini. di ‘stato.

Alla nostra. isola. vennero Chaliapina è Hurs Lanson con la sua incantevole sposa; Karin: Nolander, i

Una volta un ninistro vusso venno a tro- varci e. mi parlò in lurmini entusiastici del governo soviglico Augusta aveva allora: 54 anni e. sebbene: un viaggio in Russia mi

attirasse immensamente; non volevo pere. i profondi,

dere le. dolei conversazioni, «affetti che mi legaivano.a lei e a suo marito.

‘D'altra parte l'incostanza del mio carate tere mi rendeva necessaria l'assistenza degli

amici vd essi‘ partirono con me per la Rus,

sia, senza sapere se un giorno avrebbero po- tito ritornare in patria.

In Russia dovemmo stbive ogni calamità; fuinmoò rinchiusi in una capanna, costretti a soffrire la fame e il freddo. Le guardie so- Victiche coprivano i vetri affinché non ve- dessimo quello che succedeva. fuori. Ma

quello, che più mi stupiva e ini riempivu: di -

ammirazione era la serona energia con cui Augusta sopportava’ tutte quelle miserie, tutti quei disagi, Finalmente giungemmo a Leningrado, è laggiù il presidente ci mandò il suo saluto è un lasciapassare perché po» tessimo viaggiare liberamente ovunque. Di- ressi in Russia quattro films che perà non interpretai è che, tutti documentari, furo- noi prioni cha videro la luce lupgiù,

A Mosca conobbi Lenin.e Trotehy e, per quanto non. condividessi le. loro. idee poli- tiche, li irovauo enormemente interessanti, Darò non accotlui di girare films di propa- ganda politica: per ‘il mio lavoro non pre-

- mondiale, in un pe-

lendevo ricom- pensa alcuna. | russi mi coprirono lele ralmente di medaglie, Wn.incidente poco mancò non fa- cesse di me, dell'attore cine matografico, ‘un. martire dell'idea, una figura

riodo in cui si com misero vari al- tentati contro

Trotzky. Questi un

giorno mi disse che gli piacéivano molto le ara» goste a sicco- me io ne avevo diversa scatole, glie me offri. Trotsky ne mangiò smodatamente, di modo che pàche ove dopo,

sofferente per l'indigestione, si sentì molla mule. dvcva una febbre altissima, tutti credevano che fosse stato avuslenato, Se lo stesso Trotasky non, si fossi interpo- sto, sarei stato arrestato, e-con quali conse- guenze si può facilmente immaginare 1 Venne il momento di tornare in Svezia, ma prima ci comunicarono un ordino ché ci vietava di asportare i films da ‘noi esaguiti. Jo.avevo con me alcuni quadri tolti dalle truppe rosse all'abilazione di un principe e

bhe nel più granda segreto avevo acquistato

da ‘un soldato. Per eludere il divieto par- timmo-in aeroplano: altraversammo la Fin- landia è raggiungenino ‘la. Svezia,

Mia moglie e le mie fidanzate

Mi sano sposato anch'io, alcuni anni fa, Conobbi una bella creatura, simile a Monna

‘Lisa, a Gutembarg dove ella lavorava come

‘attrice, La rividi a Stoccolma è ci -sposani mo segretaniante a Berlino.

Mentre eravamo fidanzati c'eravamo bi: sticciati già varie volte rompendo i nostri

. fapporti; il niatrimonio, poi, ebbe” breve

durata, La colpa è stata’ lutta wia perché ho un carattere impossibile.

Anche quel matrimonio ‘finì coma tanti altri fra artisti, Io ero impaziunte, nervoso; saltavo: da' una.all'altra cosa senza logica né. criterio. “Gli- artisti nan' dovrebbero sposarsi, i È ci

Ho conosciuto parecchie donne nella mia vita, ima solo in una di #sse trovai tutto quanto desidévavo lrovare. E quando, final= mente, ebbi lt fortuna di trovare quella che amo ‘ancora, Viviai. Duncan, le. influenze esterne ci tennero separati, È

Cerco ancora la donna perfetta per vage giungere la felicità, ma tema fortemente che la mia. ricerca rimanga infruttuosa. Perché desidero trappo,vaglio vedere Iropipe qualità nella donna. Voglio trovare nella mia com- pagna intelligenza è comprensione. La bel

| leasa m'interessa meno.

Fui fidanzato sei volte in Suesia, una a Berlino, una a Londra e tuttavia debbo cott« fessarvi con mio rincrescimento che ancora non capisco le donne. Esse. rappresentano l'eterno mistero per me come per. gli altri

uomini, Eppure spero e cerco ancora di vi-

solvere’ l'enigma, , « A Stoccolma fui fidanzato con una donna affascinante: la Contessa Clincostrown; una artista che dipinse la sioria del nostra amo- re, IL quadro si ‘trova adesso all'Accademia Nazionale Svedese, Era una donna strana, eccentrica b piena di vita, Per una scom- messa si ‘recò a cavallo da Stoccolma: a Parigi. < i

Poi ci fu la figlia: del ministro vuteno a Londra, poi un'attrice, poi una scrittrice ed altre... altre.

dleune le ri

cordo, altre le ho dimenticata. l Itornando dalla Russia mi nominarono membra del Teatro Iteala di Stoccolma; molto è stato scritto su questo teatro, sovuenzionala dal Re, a cho rape presunta una pare ta cospicua nella vita intellet= tuale dd are tistica di

Stoccolma, Fu call' Acc cadlemia, an nessa a quel teatro, che Gre ta Garbo apprs» s8 l'arte scamica: lu conobbi utlora, Lars Hanson era pure membro del Teatro Reala,

Però, siccome vedevo che di mese tn mese mi si lirava per le lunghe senza farmi lavorare, cominciavo a impasientirmi, Vo: levo interpretare qualche parte, Qgni volta che ne parlavo ai dirigenti del teatro, mi ri- spondevano invariabilmente: «Aspettate an cora un poco, il vostra turno verrà certa» mante. Siele tanto giovane # c'è tanto tempo dinanzi a voll »

Ma appunto perché giovane ero impa» siente, perciò abbandonai il teatro a mi re- cai a Berlino per dedicomni al cinemato» ‘grafo. Inlerpretai diversi films drammatici

“con allarno successo finché alla fine, stanco ed annoiato, non decisi di rilornare a Stoe- colma per ribasare.

Un giorno, mentre riantravo all'albergo, un signore mi fermò è mi chiase su potessi lavorare in un film, Gli spiegai came fossi libero. da impegni ina ‘non mancal di ay vertirlo ahe tro stanco del cinima è che intendevo abbandonare quall'arte. Egli ine sistè perché leggassi una tramadi commedia.

cArricciai il naso apprendendo che si trat lava di una commedia, Ero attora dramnia» Lico e non mi sarci'imai abbassato ad intere hretarna una, Per far desistere il mio udmo dalla sua idea ‘chigii coms. compenso una cifra esorbilante,

La-wia vichiasta lo fece, infatti, traseca» lura: si limitò a. pragarmi di leggero la tra» ma che mi proponeva. Per accontentario diedi una scorsa al copione ma restai fermo nella. mia idea, ducisa ad. abbandonare Bere lino ‘inunsdialamente. Invece costui, rap» presentants di una casa cinamatografica, venne a trovarmi di nuovo dicendomi che mi avrebbe pagato la cifra richiesta qualora accetlassi di lavorare a-quel film.

Sorpreso “8 lisingatò nello. stesso tenipa

risposi: che il soggetto not wu piucuva 6 - mumentai le mie pretese. Pochi giorni dopo,

mi. risposa che sarei stalo pagato quanto volevo e ‘questa volla non potei rifiutare la mia collaborazione, Tuterpretai la'parto senza appassionarmici a decisi di partire appena. terminato il ta doro ina di nuovo lau stessa persona insi. stette, pregandomi di vestare, Questa volta si trattava di assistere alla premibre del film da un palco del teatro, i . ‘o datasto tali esibizioni a accettai a 'ma- dincuore e giunsi a teatro solo dopo che la sala fu fimmersa nel buio, : Quando la proiszione cominciò, il put blico prese a ridere sin dalla prime scene: l'allegria andò sempre aumaritando rapida»

mente. To: credetti che si prendessero beffe

, del mio modo di. recitare, 4 mi augurava di * poter abbandonare la ‘sala senza essere ti- ‘conosciuto, ee ict 4 Mentre le scene continiavano a svolgersi, il direttore, seduto al mio fianco, mi diede un calpetio con la mano sulla spallà. Pen- sai che tale gesto volesse significare indyl

gentomente: «Pia,

via, ton fate caso, avete fatto del vastro meglio n, " Quando il film terminò, prima che potessi fuggire, l'intero teatro su alzò valgendosi guardare verso il palco dave mi trovava, appleudendo è pridando, Fui tratto a forza sul falcosermeo e neenetti una vvazione; allora covipresi

Quando useii fui circondato di una [olla che quasi mi soffoco: la vattura che mi por fava cru seguita da altra due piane di. fiuri,

Fu appunto quel film che ini procurò un diluvio di offerte.

Essendoni recato a Londra par terpre» tara un fibi con Lily Danita, fui assediato da propuste di contratti. La prima a pra- sentarmi fu dn « Paramonni n con la quale firmati un contratto, Pochi giorni dopo wi giunse una offerta dagli «Artisti Associalia, Spiegai che mi evo già impegnato ed essi conprarinto il primo contratta, Altri studi nu viffrirmo contratti altrettanto vantage guest,

Si malignò molto sull'esser to gunto in America assutino ad Imogene Wilson (Mary Nolan). St scrisse persino nei giornali che aro stato scoperta da lo ce fu cha xi diluno su una ipotalica nostra relazione amore» sa. Ort, per quanto in ua un entusiasta ant muratore della bella attrice, debba smentire quella notisia, Con lei avevo lavorato a Berlino vd eravama divenuti amiei cordiali, La stimava tanto più che lu sapevo sala, senza famiglia, (ella ha perduto i genitori, di cui il padre italiana, sin da piccola) è senta un amica, Inoltra la vita era stata crudele versi di let, lasciandola sola, a quat tordici amm, nella babeliza Nio Vork a ri» solvere il probluma del pane quatidiano!

Poi, recandomi a Londra non ne avevo saputo più nulla,

Vita d'America

1 niivi primi meri di America furono brile

lantissintto fu allora che conobbi Vivian Duncan. Affascinante, ‘intelligente, guia Vivian!

L'amai afpossionatamente, l'amo ancora, MA :

I nostri nomi furona appaiati dalla ‘pube blicità e ciò diminal it nostro amore, si uuei occhi. Quale diritto auevanò è giornali di stampare i nostri uomi assieme?

Ella conosceva molte persone e amava la vita di sucietà. Invece fo avevo pochi ami» ci la gunta, in massa, non ii intereszava affatto è tanto mano la vita di società,

Un giorno Viulan mi unsiuncid: «— Sta sera andiamo 4 casa di Pizia a pranzo.

«c Ma in non la conosco > le feci note Fa «ad agli non mi conosce nemmeno,

cm (uanto non importi «= ni rispose Vi Vian ridendo = 20n0 questi gli usi di Hol» bytnood.

Andammo in quella casa. Pili centinaia di persone che mi erano perfettamente sc0= nosciute. Non riuscii a vedere il mio ospite. Seppi più tardi che era stato uno dei primi ad andarsene, appena terminato {Il pranso!

Mi convinsi presto che quelle arano le usura di Hollywwod, Ma non cambiai la mia idea in proposito, ansi! Non mi piace ciono quelle case che hanno l'aria di buffet di stazione...

Ho diciso di'non ricevere nessuno che

venga îu casa mia, così per andare in quale |

ché posto. Appunto per raggiungere tale

scopo ho cercalo una casa in cima alla cole lina più alta, in un posto inaccessibile, Sé. gli oxlosi di Hollywoad riusciranno a sco-

varla, mio ne ‘andrà in un eremo ancor più MASCOSLO,

Vivian, per quanta buona volontà vi met: ma

essa, non riusciva a comprendere questo mio mado di pensare @ di vivere, come io non riuscivo a capire il suo, Rppaoa quella vita frivola sombrava la più adatta per lei, mentre 10 ci soffrivo è mi ci annolavo mor- talmente,

Eravamo veramente felici quando si r--

maneva soli o con pochi amici, ma quando fra noi si inframmettevano dagli estranei la nostra vita era insopportabile,

Così il fidanzamento fu rotto, sebband o) l'ami ancora profondamente, Dapo aleuni

mosi trascorsi ad Hollywvod, è dopo che

duevo interpretato «-Tapsy . amd Eva 1, « Padre v con H. G. Warner e qualche al-

«tro: film, lu n Metro Goldwyn Mayat ica

prese con uh contratto vantaggioso, continua la mia vita, ;

FINE

Nile Asher

Elissa Lan i, l'attrice, scrittrice, poetessa, non si oncede riposo, Appena terminato un film, subito ne comincia un altro, Eccola qui in ‘tre scene della sua ultima produzione, eseguita per la Fox, « Cor- po e anima », in cui ha avuto per compagno Charles Farrell,

È

«Ver. sorivere di 86;

giornale che non si

pagina: da dare “alle stampe, fosse così imbarazzante, Le cose che gli altri’ abitualmente fanno ci ‘sembrano sempre più lievi, le più sbrigativo, Solo il. nostro lavoro ci par gra- ve. E invece son qui da mez

N on credevo che serivere qualche breve

z'ora, su questo foglio . bianco, incapace di tro- di vare, come. si di- 3

ce anche in teatro, l'attacco, Ma, : al- meno, in teatro c'è il maestro che fa’ segno con-la bag. chetta, mentre l'ot- chestra vi il la. : Forse la. difficol. è nell'emozione , che si*prova.a'do-.

Raccontare: qual. cosa che ci riguar- di; nonostante la. brevità dello. scrit+ to ‘destinato. a un

“proponga di farve- - niro la ‘barba. ai

lettori, «è. sempre

una pretesa. alto-

biografica. Uria co-

sa solenne; -insom::

ma, da, personaggi. illustri. Io - dovrei.

serivere,. per-.egse- re logica, le‘ me». morie dél mio av- || venira...... Con. le : speranze. che: Acca»

rezzo,: potrei. de-

- scrivere la- più in’

teressante vita di denna che si tono» sca. Ma non ipo-. |. techiamo il futuro. | Tanto. più. che. ho un compito ben preciso, -fissatomi dal Direttore di Ci- nema Tilustrazione, Cercherò quindi rispondere alle sue domande. 3 La prima, sopra»: ©

tutto, è facilissima. La mia attività di'at- trice? E' importante se non vasta, poi

ché in vita mia non ho « girato » che. un solo film, Non si può dire che la:

mia carriera non sin riccn di espe- rienze. Un film. Ma non è forse il centesimo il principio del milio» ne? Comunque, la storia di

-negrafica è abbastanza cu»

un bel giorno, che la suecursale parigina della Paramount a- veva bandito una specie di concorso tra dive, semidive, nepiranti e così co- sì, per l'interpreta» zione di una parte ‘in-una delle edizio» ni italiane della “sua produzione eu» ropea, Dissi alla

mamma: « Che

7, diresti so maridas.

si le mie fotogra»

fi? » Ella trovò l'idea

non disprezzabilo è perciò

la misi in. atto, Una sera,

mentre lavoravo al Diana di Mi-

”. ‘lano (ero già in varietà da qualche +. nese, col mio numéro di danze è canzoni

moderne), ricevetti un Invito a presentarmi

agli ‘uffici. milanesi della Casa americana.

Qualche giorno appresso partivo per’ la.

Francia. À”

Joinville m'aspettavano.

sir

. ciò, nel teatro di posa, ; questa mia, prima fatica ci-

riosa. Venni 1 sapere,

VOCAZIONE OMELL

Così, senza alcun tirocinio, ignara di tutto, mi trovai a un tratto dinanzi ad una macchina da ripresa, mene tre cento occhi attenti erano fissi

su me, Ma io non ho mai avu-

to paura nemmeno del dia=

volo 6 non ne ebbi, per

Mi avevano assegnato. una. bella parte: nella Cantone del mondo e ia mi propia. di trarne il miglior partito. possibile. T compagni mi im coraggiarono con la loro cordialità. Ma. c'era un. in= conveniente. Il di rettore di scena; il. signor Rochelott, era. francese, ‘e io “non capivo una pa- rola «di quanto mi diceva, . Dovette ricorrere.’ i , aun interprete, Ora tutti sanno quel ehe si. gaifichi, normalmento, un interprote, Gli. dicono i-eLa si gnorina. devo sedersi e coprissi la faccia con le mania, .E- l'uomo che i possiede le due lingue, traduce: « La si. gnorina deve sedarsi.e lavargi Ju .faccla gen si mani». Per un po' si ride, pol si perde la pazienza, i

Ad ogni modo s'andò In fondo abbastati=

si bene e con qualche. papidità. La dire àiotte fu contentisdma del mo lavaro 6 mi avrebbe scritturata di nuovo, se le aspre critiche mosse in Italia alle primo pro: dusioni italo-franeo-americane, {al bricate a Jotnvilie, non avessero fatto perdete la pazienza alla direzione generale, che so fipese senz'altro le ver-

I nioni italiane. : In tal modo, ì una carter deli. cemento iniziata, motto “la triplice bandiera, w'artestò

rimento, lasciane

inarenza i. HA giore £ aver binone at

tagrafo, voce fano» genica, viso foto

nare, cte, al «rietà, sod è malta

sogna 1 Reiza ei

tl,

dotal con questa: dini per ll clnemae

genico è dover tar.

18, Giò nonostit.* fentro di vie Questo, vi.

T

leghe nelle danze moderne, naturalmente.

E non vi nascondo che talvolta mi assale

una tristezza indicibile.

Mi chiedo, ogni tanto: « Potrò tornare,

prima, o -poi, all'arte che adoro e per Ja

quale mi sento nata? E' possibile che l’epi-

sodio di Joinville debba essere nella mia vita una pagina da Mille e una notte? Ma

è stato un sogno o una renità?

Il teatro di varietà, dove pure è possibile dimostrare, se si posseggono, le proprie qua- lità, è troppo poca cosa per chi, come me, ami lavorare intensamente e assiduamente, fare di tutt'un po”, cioè cantare, ballare, recitare, csercitarmi nello sport. Ciò è nella mia natura irrequieta, che mi ha portato sempre a partecipare, con passione, a tutto quanto sembrasse interessante, La mia

monelleria indusse la mia famiglia, quando ero ancora una bambina, ad allontanarmi dalla mia Livorno, per mandarmi a studia- ro a Modena, presso i nonni. Frequentavo allora le scuole complementari, Ma anche nella tranquillo città emiliana la mia irre- quietezza rimase proverbiale, Senz'accorger- mene ne lacevo di ogni colore, Non volevo persuadermi, sopratutto, di essere una fem. mina ed emulava i i ragazzi nelle loro disco laggini.

Ricorderò sempre un episodio. Andan»

‘do a scuola, una mattina, vidi appoge ‘giata sl muro di una casa In biciclet- ta d'un compagno che s'era fer- mato per annodarsi una scarpa,

Vi balzai sopra e via. Ma. presi una tale velocità che, non abi-

tuata a pedalare, a un tratto feci un ruzzo- lone che per poco non mi costò la vita. Mi raccolsero, svenuta, insanguinata, per por- tarmi in una clinica. E poiché indossavo un maglione da ciclista è un cappotto ma- schile, tutte mi avevano scambiato per un maschio. Anche svestita, i medici continuarono, a una prima visita sommaria, a scambiarmi per un Girardengo in erba.

Dopo la sensazionale sco. perta, alla clinica fu un via vai di curiosi e di mamme impie! ite. Tanto più che [l'incidente era ca- pitato quantomai a sproposito. Proprio in quei giorni a- vevano Oorga- nizzato una

recita tra filodrammatici, Io ero, nientemo- no, la prima attrice. Con quel capitombolo, addio rappresentazione, E un giornale loca- le, dovette annunziarne il rinvio. Lo fece però allegramente, scrivendo: « La recita della filodrammatica X che doveva aver luogo domenica prossima, è stata rin- viata a epoca da destinarsi, perché la prima donna s'è rotta la te- sta ». Nemmeno si fosse trattato del teatro dei burattini! Ecco: in cine matografia

to vorrei interpretare parti avven- turose, da ga- mine allegra © ‘audace, di quelle che piacciono: a Clara Bow, Anch'io come lei, vorrei, se occorresse,. gettarmi dal primo piano di una pozzanghera, rischiare ad ogni quadro qualche perì. colo, compiere qualcuna, di imprese che fanno accappo- nare la. pelle... Ma sono giovane: ha appena diciotto anni... Posso aspettare. Che ne dite?

Anna Maria Dossena

Co e EI

dee RU

È un altro film del genera di quelli che riproducono te avventare del primi pionderi che clollixzarono Il West ama- ricano, raggiungendo la coste del Pacifico dopo mani è ment di marcia estenuante, dopo lotte Innameri contro gli

Indiani, dopo aver restitito & tutta la Insidtà della natara Questo lavoro della Parumoani è atato interpretato da Gary Cooper, Lily Damita, Rynes Torrente,

Tally Marehall

ad attel

v una circostanza curiosa che mi F fece sorgere il desiderio di visitare la biblioteca dei divi (dei divi, si capisce, che hano la biblioteca) poiché, per esempio, Mirna Loy, la nuova stella dagli occhi magici, si vanta di possedere la raccolta più vasta di profumi e di ciprie (ben 83. qualità) e nello stesso tempo. di leggere solo i giornali, e quei giornali che parlano di lei. Mi. trovavo, ecco circostanza curiosa, in casa di William Powell, l'attore fine. ed ironico della’ M. -G. M., *%uando «alcuni amici. di William vennero a pregarlo di andare con. loro a Los Angeles dove c’era una soirde interessantissima al « Bal d'or », « Non posso + rispose William desidero finire questa sera. stessa la. lettura di « Babbit » {il ro- manzo che ha vinto il premio Nobel 1930). Noi siamo troppo abituati a scorgere i divi in ambienti e in momenti romanzeschi, irreali pet poter poi immaginarli nella loro vita quotidiana che spesso è tanto schiva e semplice: un artista che legge un libro all'ombra di un albero rinun- ciando a piaceri più mondani e rumorosi stupisce. come stupirebbe l'ebreo errante se si fermasse. Uscito da casa Powell, volli condurre a termine in gior, nata l'inchiesta sulle letture dei divi cominciata mio mal- grado. E subito feci una capatina in casa Beerry, a pochi

passi da quella di William: vidi tre scaffali pieni di grossì ,

volumi ben allineati: Platone, Socrate, Omero, i nomi più illustri e classici dell'antichità. Davvero un Beerry così spi- rituale non lo conoscevo sebbene sapessi ch'egli è în privato

affabile e simpatico quanto sullo schermo è truce e, odioso,

Beerry sorrise alla: mia sorpresa 6: « Preferite Platone o Socrate? » mi chiese. « Socrate» risposi, Allora Beerry suoriò il campanello! accorse Îl servo al quale or- dinò: «due calici di Socrate... » Incredibile: 16 ‘rilega» ture dei. Hbri. non contenevano ‘fogli, mia bottiglie. di wiscki eccellente, Quella era.la cantina di Wallace, In re- gime proibizionista la ‘trovata «ra buona. Anche i suol amici lo sapevano, i suoi invitati, sicchè ogni tanto si ‘ndiva: « Vado da Beerry a sfogliare. Omero...» Così si era diffusa la voce che in casa Beerry facevan delle ot: timé letture.... ‘Letture che ‘davano un po' alla testa.

Uta sorpresa amena. la ebbi anche in casa Arlen, Ri- chard Arlen dichiara di nutrire una specie di idolattla per il poeta John Keats, un. poeta Inglese morto da tempo, assai delicato. Arlen ‘ha venti copie delle poesie di Kents, {e nessun’ altro libro) ciascuna rilegata in modo speciale, « Gli altri cambiano libro dice. Richard io cambio rilegatura:.. E il.mio Keats mi sembra’ sempre nuovo ».

Clara:How. ha Ja.raccolta completa dei libri d'amore del diciassettesimo secolo. Essi, rilegati con una seta s ecialo, adornano la sua camera-da letto, chiusi in stipi: di legno di ‘sandalo. « Vorrei vedere la vostra biblioteca » dicono

Bli amici maliziosamente, E i fortiinati che sono ammessi

a visitare